Pagine

venerdì 13 aprile 2012

Antibiotici risorsa preziosa da non sprecare

I bambini e le infezioni

Il primo antibiotico, la Penicillina, venne scoperto da Alexander Fleming nel 1927 e cominciò ad essere utilizzato tra gli anni 40 e gli anni 50 dello scorso secolo. 

Da quel momento è stato scoperto un numero crescente di antibiotici,che combattono le infezioni causate dai batteri e che hanno svolto un ruolo determinante nel ridurre la mortalità delle malattie infettive batteriche che un tempo erano quasi sempre fatali o che mettevano comunque bambini e adulti in pericolo di vita, come le setticemie, le meningiti, le polmoniti, gli ascessi, si possono oggi combattere molto efficacemente per mezzo degli antibiotici.

Molte infezioni, tuttavia, non sono causate da batteri ma da virus

In particolare sono di origine virale proprio la maggior parte delle infezioni più comuni di cui soffrono i bambini: il raffreddore, le febbri di tipo influenzale, le bronchioliti, la maggior parte delle tonsilliti e parte delle otiti. E' senz'altro causata da virus la maggior parte delle tonsilliti, anche quelle che si manifestano con febbre molto alta, con dolore alla deglutizione e con ingrandimento delle linfoghiandole del collo. 

Ma soprattutto nei bambini di età superiore ai 3-5 anni le faringiti possono essere causate anche dallo Streptococco Emolitico di gruppo A, un battere che va curato con gli antibiotici per prevenire la febbre reumatica che, sia pure in una percentuale molto bassa di casi (all'incirca l'1 per mille) può complicare questa infezione.
Lo streptococco causa all'incirca il 20-30% delle faringiti nei bambini di età compresa tra i 5 e i 15 anni. 

 

Quanto alle otiti, possono essere curate con antibiotici quelle acute purulente mentre quelle subacute (le cosiddette otiti sierose o otiti con effusione) non vanno curate con gli antibiotici in quanto causate da virus. Se il bambino ha mal d'orecchio associato o meno a febbre, è meglio consultare il Pediatra che, osservando la membrana timpanica con l'otoscopio, sarà quasi sempre in grado di distinguere le otiti purulente che vanno curate con l'antibiotico dalle otiti sierose che non necessitano invece di terapia antibiotica.

Assumere antibiotici durante le infezioni virali  non aiuta a curare l'infezione, a ridurre i sintomi e neppure a far star meglio il bambino o ad abbreviare la malattia.
C'è di più: sappiamo che qualche volta le malattie virali si complicano con infezioni batteriche. Ebbene, somministrare antibiotici nel corso di una malattia virale non aiuta nemmeno a prevenire queste complicanze.


Utilizzare gli antibiotici quando non sono utili è certamente un errore: i farmaci non sono mai del tutto innocui, possono causare effetti collaterali e vale la pena utilizzarli soltanto quando siamo certi della loro utilità. 

 Ma nel caso degli antibiotici c'è anche un'altra ragione, molto importante: l'impiego su larga scala, molto spesso inutile degli antibiotici ha provocato il fenomeno della cosiddetta "resistenza" batterica, uno dei problemi più preoccupanti della medicina moderna. Proprio per l'impiego massivo che ne facciamo, i batteri "imparano" a neutralizzare l'antibiotico che diventa così inutile.

 Occorre allora creare nuovi antibiotici che saranno tra l'altro sempre più cari perché sono necessarie procedimenti di laboratorio e sperimentazioni sempre più complesse. Inoltre, se utilizziamo in modo sconsiderato anche il nuovo antibiotico, i batteri impareranno rapidamente a neutralizzarlo diventando così "resistenti". 

 

 


Articolo originale

per approfondire problema della resistenza







Nessun commento:

Posta un commento